la costa etrusca e i monti della tolfa
Esplorazioni
la costa etrusca e i monti della tolfa
L’itinerario ciclopedonale Attract messo a punto per la costa Etrusca si inquadra tra le stazioni di Ladispoli/Cerveteri e Santa Severa, entrambe lungo la linea FL5 Roma-Civitavecchia e si compone di due parti molto diverse tra loro.
- Itinerario
- Spostamenti e distanze
Itinerario
Il primo comincia e finisce alla stazione di Santa Severa da cui, muovendosi verso la costa, il Castello di Santa Severa e l’area archeologica di Pyrgi distano meno di 1,5 km. A 3,5 km si trova anche l’ingresso della Riserva naturale di Macchiatonda.
Il secondo è un itinerario ad anello che intercetta le stazioni ferroviarie di Marina di Cerveteri e Ladispoli/Cerveteri. In questo secondo caso, muovendo verso l’entroterra, coprendo un dislivello di 100 m circa lungo un percorso di circa 8 km, si raggiunge la Necropoli etrusca della Banditaccia. Il sito Unesco è equidistante dalle due stazioni, così come il Monumento Naturale di Torre Flavia, situato lungo la costa. Dalla stazione di Ladispoli è infine facilmente raggiungibile il Castello Odescalchi di Palo.
Spostamenti e distanze
L’intero itinerario, considerato nelle sue varianti costiere e pedecollinari, consente di approfondire l’occupazione costiera della costa nord del Lazio, dalla dominazione etrusca a quella papalina.
Da Nord verso Sud, il Castello di Santa Severa ospita l’Antiquarium che espone i reperti provenienti dalla vicina area archeologica di Pyrgi (chiusa al pubblico ma in parte visibile dalla spiaggia) e il Museo del Mare e della Navigazione antica che ha acquisito i reperti provenienti dal relitto romano arenatosi a largo del sito naturalistico di Torre Flavia, più a Sud.
La Palude di Torre Flavia è una delle poche zone umide rimaste a testimoniare il paesaggio palustre che in passato caratterizzava questo tratto di litorale tirrenico. Il Monumento naturale si estende per circa cinquanta ettari, tra la spiaggia e il cordone dunale, e comprende diversi stagni circondati da canneti e da prati.
Anche l’area dell’antica Pyrgi è oggi un Monumento Naturale .
Il sito della banditaccia , che in seguito al riconoscimento Unesco fa parte del Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia, è una delle più grandi necropoli del mondo antico: attraversata da una via sepolcrale lunga più di 2 Km, si sviluppò dal IX secolo a.C. ad età ellenistico-romana.