Coordinamento scientifico del progetto

Lead Partner

Figure Chiave

Lucina Caravaggi, Professore Ordinario di Architettura del Paesaggio (ICAR/15)
Orazio Carpenzano, Professore Ordinario di Progettazione Architettonica e Urbana (ICAR/14)
Cristina Imbroglini, Professore Associato di Architettura del Paesaggio (ICAR/15)
Dario De Vincentiis, RAD

Gruppo di Ricerca

Anna Lei, Ricercatore RTDA in Architettura del Paesaggio (ICAR/15)
Giulia Marino, Assegnista di ricerca, PhD in Architettura del Paesaggio (ICAR/15)
Maria Cecilia Daniele, Qianjian Fu, PhDs students

Coordinamento delle attività di ricerca e di progetto connesse allo sviluppo di tecnologie digitali per la valorizzazione e comunicazione dei territori e dei beni culturali

Figure Chiave

Maria Teresa D’Alessio, Professore Ordinario di Metodologie della ricerca archeologica (L-ANT/10)
Andrea Minuz, Professore Ordinario di Cinema, fotografia e televisione (L-ART/06)D

Gruppo di Ricerca

Saverio Giulio Malatesta, Assegnista di ricerca in progettazione e tecnologie digitali (SPS/08)
Paolo Rosati, Assegnista di ricerca, PhD in Metodologia della Ricerca Archeologica (L-ANT/10)
Marco Raoul Marini, Assegnista di ricerca, PhD in Computer Science (INF/01)
Rosy Bianco, Assegnista di ricerca, PhD in Archeologia Classica (L-ANT/07)
Laura Leopardi, Consulente in business development management
Luca Zeverino, Web Developer
Ludovica Mocerino, UX Designer
Marta Valenti, Consulente regia e montaggio video
Rebecca Scarinci
, Consulente regia e montaggio video

Figure Chiave

Carmelo Occhipinti, Professore Associato di Museologia e Critica Artistica e del Restauro (L-Art/04)

Gruppo di Ricerca

Claudio Castelletti, Docente a contratto (L-Art/04)
Eliana Monaca, Docente a contratto (L-Art/04)

Figure Chiave

Alessandro Egidi, Account Manager
Edoardo Egidi, Software Engineer
Giulia Colasanti, Marketing Specialist (ICAR/15)
Dario De Vincentiis, RAD

Studio Azzurro

Figure Chiave

Sara Venturoni, Direttore della Direzione Stazioni
Luigi Contestabile, Responsabile Strategie di Sviluppo Stazioni
Antonello Martino, Responsabile Ingegneria e Investimenti Stazioni

Gruppo di Ricerca

Claudio Bonomi Savignon, Responsabile Pianificazione e Sviluppo Asset di Stazione
Alberto Fiorillo, Responsabile Sviluppo Servizi
Stefano Fondi, Quadro , Senior urban and sustainable mobility planner
Francesca Bordoni , Responsabile Metodologie e Coordinamento operativo stazioni

ProgettoScioglimentoAbstractCoordinatore Tecnico ScientificoSito web
ADAMOAnalisi, DiagnosticA e MonitoraggioIl progetto ADAMO (Analisi, DiagnosticA e MOnitoraggio) prevede una collaborazione diretta con le aziende laziali operanti nel settore dei beni culturali, a cui si mira a trasferire competenze specifiche per l’uso delle più sofisticate tecnologie sviluppate dall’ENEA assieme ai partner del progetto: CNR, INFN agli atenei di Roma “La Sapienza”, Tor Vergata e Roma 3, oltre all’uniersità della Tuscia e di Cassino.

Le tecnologie e il know-how del progetto saranno messe in campo durante interventi effettuati presso sei siti storici selezionati in collaborazione con le istituzioni culturali, all’interno della città metropolitana di Roma, ponendo particolare attenzione a quel patrimonio culturale che non rientra nei tradizionali circuiti turistici. Questi luoghi, sui quali verrà effettuata anche un’analisi di tipo storico e socio-economico, rappresenteranno non solo un banco di prova per le tecnologie di ENEA e dei partner di progetto, ma anche un’opportunità di incontro e di collaborazione con le aziende e i professionisti del settore, come studiosi e restauratori di musei e soprintendenze.
n.p.
ARTEMISIA (CNR)Analisi delle Reazioni e delle Traiettorie dell’Esperienza Museale Individuale con Strumenti di Intelligenza Artificiale. Il progetto mira, attraverso la rilevazione dei comportamenti individuali con sistemi di sensoristica e la successiva analisi dei dati rilevati con metodi di Intelligenza Artificiale, a studiare le dinamiche di comportamento del pubblico in relazione a fattori architettonici, organizzativi, didattici, etc. che ne condizionino gli effetti sul godimento della visita e sulle scelte individuali. La ricerca, portata avanti dal CNR - Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale, dal Centro di ricerca interdipartimentale Digilab – Sapienza Università di Roma, e dall’azienda iComfort; avverrà nella cornice della collezione del Museo di Roma a Palazzo Braschi (Piazza Navona), grazie alla collaborazione della Sovrintendenza di Roma Capitale. Il fine è di ricavare, da tali dati, applicazioni utili per per la pianificazione dei percorsi e l’impostazione del marketing culturale da parte delle Istituzioni. Augusto Palombini (CNR ISPC), augusto.palombini@cnr.it https://www.artemisiaproject.it/
ATLASAdvanced Technologies for Cultural Heritage SafeguardIl progetto ATLAS, mettendo in campo competenze archeologiche, geologiche, di tecniche di remote sensing (satellitare, aereo e terrestre) e di tecnologia GIS, si propone di sviluppare e testare su alcuni casi di studio del Lazio, di media estensione, un’innovativo Sistema che integri diverse catene di processamento di dati per il monitoraggio e la stima di alcune specifiche minacce correlate al suolo (erosione, movimento, cambio di uso e copertura del suolo) ed una piattaforma GIS in grado di gestire ed elaborare i prodotti generati da tali catene. Le catene di processamento si serviranno in particolare di dati prodotti da diversi metodi di telerilevamento: dati SAR e multispettrali da satellite, dati fotogrammetrici, LiDAR e iperspettrali da droni, dati da strumentazione laser scanner, nonché prospezioni geofisiche con GPR e/o altre tecnologie geofisiche. I prodotti di tali catene di processamento, unitamente ai dati del patrimonio archeologico esposto e sepolto, verranno gestiti in maniera integrata all’interno della piattaforma GIS, al fine di generare specifiche mappe di minaccia e di vulnerabilità archeologica, da cui poi ottenere delle vere proprie mappe di rischio. Stefano De Angeli, Università degli studi della Tuscia, deangeli@unitus.it
BIMHERITn.p.Il progetto BIMHERIT propone la realizzazione di una piattaforma digitale di condivisione delle competenze, capace di indirizzare i singoli attori coinvolti nel processo verso un metodo di lavoro integrato e sinergico, basato su un lessico digitale comune.

Perno fondamentale di questo innovativo paradigma di lavoro è il Building Information Modeling (BIM), un modello parametrico contenente tutte le informazioni che riguardano l’intero ciclo di vita di un’opera .

Il caso campione selezionato è il Circo di Massenzio collocato nell’omonimo complesso tra il II e il III miglio della via Appia Antica, a Roma. Tale scelta è dettata dalla sua importanza storico-archeologica, dalla sua complessità monumentale e dal suo grande potenziale a livello turistico.
Andrea Benedetto, Dipartimento di Ingegneria, Università degli Studi Roma Tre, andrea.benedetto@uniroma3.it
CALIGOLACaratterizzazione degli Ammassi Litoidi e degli ambienti IpoGei attraverso la valutazione delle caratteristiche di Oscillazione e dell’interazione con i manufatti LApidei del Criptoportico Centrale del colle Palatino Il progetto si propone di caratterizzare e monitorare il Criptoportico Centrale del colle Palatino, con una particolare attenzione rivolta agli ammassi litoidi che lo ospitano e alle sue opere murarie.

Più specificatamente, nell’ambito del progetto saranno realizzate:

analisi petrografiche, mineralogiche, chimiche e geochimiche finalizzate alla caratterizzazione dei materiali lapidei;
la caratterizzazione geologica e idrogeologica;
la caratterizzazione fisico-meccanica delle opere murarie e dei terreni/rocce di fondazione;
l’esecuzione di analisi di statica dei vuoti;
l'esecuzione di indagini geofisiche non invasive, effettuate sia all’esterno sia all’interno di manufatti;
la pianificazione e la messa a punto di un sistema di monitoraggio integrato in un’area prototipale.
Dott. Massimiliano Moscatelli, CNR IGAG, massimiliano.moscatelli@igag.cnr.it
CDCICarta della Cultura IndustrialeIl progetto dedicato al patrimonio architettonico industriale del Lazio (stabilimenti in attività, costruiti nel trentennio 1945-75), un patrimonio diffuso, non convenzionale e inaccessibile, per il quale si intende sperimentare un modello innovativo di interpretazione, valorizzazione, gestione e fruizione, denominato Carta della Cultura Industriale. Attraverso un percorso di storytelling realizzato da una piattaforma digitale che lo rende disponibile, secondo diverse modalit  interattive, per la fruizione dei cittadini e di stakeholders pubblici e privati, il modello interpretativo e di fruizione valorizza il patrimonio costruito e quello storico archivistico ad esso collegato, esprimendo il legame tra settori che spesso vengono percepiti agli antipodi – l’Industria e la Cultura – qui filtrati e integrati tramite un’interpretazione storica che genera ricadute positive in termini scientifici e imprenditoriali. In particolare, alle aziende del Lazio proprietarie degli stabilimenti oggetto di studio sarà assegnato un “bollino di merito architettonico” [Landmark Factory Buildings] da apporre sul loro packaging, e un QR code in grado di fungere da veicolo narrativo della storia della sede. Le aziende, attirate dai nuovi fruitori raggiunti tramite i social network del progetto e dall’accrescimento della “customer experience” dell’acquirente, diventano così garanti della sostenibilità economica del progetto nel futuro. prof.ssa Maria Ida Talamona (EMAIL: marida.talamona@uniroma3.it) e prof.ssa Maddalena Scimemi (EMAIL: maddalena.scimemi@uniroma3.it), Università degli studi Roma Tre , Dipartimento di Architettura.
CICERO-NETn.p.Il progetto si basa sull’assunto che il turismo è un settore “information-intensive” con una forte componente digitale. La digitalizzazione delle attività umane, la diffusione dei social media e dell’internet delle cose hanno contribuito alla creazione di enormi quantità di dati (Big Data) in grado di tracciare le dinamiche di sistemi complessi come quello turistico. Attraverso l’elaborazione di un modello di previsione di flussi turistici fondato su tecniche di Big Data, il progetto si prefigge di sviluppare uno strumento che valorizzi la qualità dell’esperienza turistica, inducendo il viaggiatore ad una approfondita conoscenza degli aspetti culturali dei luoghi di Cicerone e delle emergenze archeologiche in essi presenti. I contenuti proposti dalla piattaforma, frutto di un meticoloso lavoro di ricerca condotto sulle testimonianze presenti nelle opere di Cicerone, mireranno a mettere in correlazione le località pilota del progetto a momenti fondamentali della vita di Cicerone. Andrea Marrella, Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale Antonio Ruberti, marrella@diag.uniroma1.it
D-TECHDigital Twin Environment for Cultural Heritage La piattaforma è pensata come uno strumento che permetterà, oltre alla gestione del ciclo produttivo del contenuto culturale dedicata all’intera “catena del valore” (conoscenza, diagnostica, conservazione, restauro, valorizzazione, godimento e gestione), la condivisione dei dati - resi disponibili dai gestori dei luoghi della cultura - e degli sviluppi della ricerca nel campo del CH, attraverso la pubblicazione on line di modelli 3D, HBIM, nuvole di punti e GIS, contenuti multimediali, collegati tra loro e con altri open data. Il progetto sarà svolto in due fasi: la prima è dedicata allo sviluppo della piattaforma e di alcuni servizi di base che saranno resi disponibili ai gestori in modalità Open Source, tra i quali: sistemi di digitalizzazione, archiviazione, 3d e GIS viewer; la seconda è rivolta alla realizzazione di servizi avanzati secondo la logica del pay per use, quali ad esempio: tools di analisi avanzata dei modelli 3D, applicazioni mobile per la realizzazione di progetti di Realtà Virtuale e Aumentata. prof. Marco Canciani, Dipartimento di Architettura Università degli Studi Roma Tre, marco.canciani@uniroma3.it
ERCOLELe villE del paRCO di centocelLE Il progetto ERCOLE propone attraverso la collaborazione di Università ed Enti di ricerca con due imprese della Regione Lazio, il trasferimento tra i partner, di tecnologie e conoscenze finalizzate a realizzare una proposta di valorizzazione del Parco Archeologico di Centocelle. A tal fine prevede: - lo studio chimico-fisico e mineralogico di intonaci e reperti fittili; - la profilometria dei reperti ceramici e dei frammenti di intonaco dipinto; - lo sviluppo di software per la ricostruzione delle immagini parietali; - lo studio (anche iconografico) della vegetazione ornamentale e agricola del sito; - la realizzazione di un percorso multimediale con ricostruzione 3D di almeno parte di una villa e dell’orto.

Il progetto risponde pienamente alla richiesta di attività che fanno capo alla terza missione delle università e degli enti di ricerca, integrandosi efficacemente nella proposta del Centro di Eccellenza per il DTBC Lazio.
Armida Sodo, Università Roma Tre
GEMONCaratterizzazione geologica, geotecnica e geofisica e monitoraggio dello stato di degrado della Necropoli della Madonna dell’Olivo (Tuscania)Il progetto comprenderà una fase iniziale di indagini che comprendono rilievi e indagini in situ, analisi di laboratorio e modellazioni numeriche delle condizioni statiche delle cavità. Sulla base dei risultati, la strumentazione e le competenze a disposizione del Gruppo di Lavoro consentiranno:

a) la caratterizzazione geologica, minero-petrografica e chimico-fisica dei materiali lapidei;

b) la valutazione del degrado chimico, mineralogico e strutturale del materiale lapideo legato alle condizioni geo-ambientali;

c) la caratterizzazione geotecnica, geofisica e idrogeologica dei terreni in cui sono scavate le cavità ipogee e l’analisi dello stato di fessurazione/fratturazione dell’ammasso;

d) la valutazione degli effetti del degrado minero-strutturale e della fessurazione/fratturazione sulle condizioni di stabilità delle cavità ipogee;

e) la pianificazione e la messa a punto di un sistema di monitoraggio integrato.
Cristina Di Salvo, CNR-Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria, cristina.disalvo@igag.cnr.it
IMAGOImaging Multispettrale per l’Arte, Gamification e realtà Olografica
Il sistema che si intende realizzare integra, in una unica e complessa applicazione di realtà aumentata, differenti metodi software di imaging (multimediale, 3D, multispettrale) e di riproduzioni audio, con un sistema hardware e software che consente di riprodurre immagini nello spazio mediante tecniche di retro-proiezione. Tale sistema consentirà a un visitatore posizionato di fronte a una delle opere conservate presso la Galleria dell’Accademia Nazionale di San Luca di essere guidato nella visione e nell’ascolto da un avatar olografico che, oltre a introdurlo all’opera, gli farà vedere aspetti dell’opera non visibili a occhio nudo, quali ad esempio il disegno preliminare, la presenza di particolari materiali o le tracce di interventi di restauro.

Presso i due Musei Naturalistici, il visitatore, mediante tablet o smart-glasses, osserverà in realtà aumentata le opere esposte fruendo sia dei contenuti illustrativi sia della visione multispettrale per vedere l’opera, ad esempio, nella visione tipica di un animale o per osservare dettagli di piante non visibili a occhio nudo.
Anna Candida Felici, Dipartimento di Scienze di Base e Applicate per l’Ingegneria – Sapienza Università di Roma, annac.felici@uniroma1.it
INT4CTSistema digitale integrato per la conoscenza, la conservazione attiva, la divulgazione e la fruizione in sicurezza del patrimonio e del paesaggio Il Progetto mira alla valorizzazione, per tramite di un insieme di apparati avanzati basati su tecnologie virtuali interattive, di una serie complessa e variegata di itinerari culturali. Il ventaglio di ambiti operativi considerati dal progetto INT4CT, ai fini della esportabilità del prodotto della ricerca, considera siti museali aperti e ‘diffusi’ nel territorio e siti museali circoscritti, inseriti nel contesto urbano storico del quale mostrano, con eloquenza, il portato della stratificazione. Al primo caso appartiene il Parco Archeologico dell’Appia Antica, ambito territoriale vocato a connettere il Suburbio all’Area Archeologica Centrale di Roma; al secondo caso appartengono due sedi del Museo Nazionale Romano, le Terme di Diocleziano e la Crypta Balbi, anch’esse dialoganti con l’Area Archeologica Centrale e, attraverso questa, con il territorio dell’Appia Antica. L’individuazione, secondo prospettiva storica, dei mutamenti e dei modi dell’alterazione di monumenti e ambiti urbani, sono temi da documentare e da porre in rete ai fini di una più consapevole fruizione della città di Roma.Antonio Pugliano, Università degli Studi Roma Tre-DArch
LAHKEHeritage Knowledge and Exploration
Il progetto si propone di valorizzare il sito della Marmotta esistente sul lago di Bracciano e parzialmente scavato grazie a progetti proposti e curati dal Museo Pigorini negli ultimi diciotto anni. Durante questo periodo, con l’impiego di sub e soprattutto sub archeologi, sono stati portati alla luce manufatti e testimonianze di insediamenti neolitici (di circa 8000 anni fa) che hanno consentito di ricostruire una parte importante della storia di quel periodo, non limitata alla località, ma con evidenti indicazioni di connessioni con molte altre civiltà del periodo anche al di fuori della penisola.

L’attività svolta però è stata necessariamente molto limitata rispetto al potenziale del sito. Il costo delle operazioni sviluppate con tecniche tradizionali è altissimo ed i tempi necessari elevati. Il Museo ha pertanto chiesto supporto alla Ricerca al fine di completare la conoscenza relativa alla estensione del sito, alla sua localizzazione più precisa in modo che futuri scavi possano essere più mirati e più economici.
Ramiro dell’Erba, ENEA, ramiro.dellerba@enea.it
MIRAMixed Reality Ambientale. Un CMS per l'exhibit design museale
Il sistema MiRA renderà possibile l’Augmented Reality e la Mixed Reality senza alcun contatto fisico con il visitatore, potenziando gli spazi espositivi con la spiegazione interattiva e immersiva dei reperti. L’effetto olografico si ottiene attraverso schermi/proiezioni posizionati dietro i reperti, cambiando la prospettiva della visualizzazione secondo la posizione del visitatore, che viene precisamente tracciata grazie a sensori di distanza a infrarossi (depth cam). Oltre all’integrazione di reperti, lo stesso sistema consente di aprire “finestre virtuali” per la navigazione intuitiva di qualsiasi contenuto tridimensionale, su schermi o proiezioni sia verticali che orizzontali (es. tavolo, pavimento). Il principio tecnologico è stato già sperimentato e dimostrato in ambiente rilevante (TRL 6) con un finanziamento precedente. Il progetto presente porterà avanti la tecnologia verso una fruibilità più efficace, per i visitatori e per i Luoghi della Cultura, stakeholder cruciali con esigenze particolari. Lorenzo Imbesi, Centro di Ricerca Sapienza Design Research, lorenzo.imbesi@uniroma1.it
MONALISAMONitoraggio Attivo e Isolamento da vibrazioni e Sismi di oggetti d'Arte
Il progetto prevede lo sviluppo sperimentale della tecnica dell'isolamento sismico per l'applicazione agli oggetti d'arte e l'estensione alla protezione dalle vibrazioni in genere, incluse quelle da traffico su strada e rotaia. Queste condizioni richiedono dispositivi innovativi, differenti da quanto attualmente presente nelle produzioni standard, in quanto devono rispondere a problematiche quali la ridotta intensità delle masse in gioco ed il controllo di vibrazioni di natura non sismica. Il dispositivo sarà integrato con sistemi di monitoraggio basati sulla tecnologia delle fibre ottiche per una gestione continua nel tempo e l’invio di messaggi di allerta al superamento di soglie di attenzione della risposta. Il progetto prevede la sperimentazione su tavola vibrante sotto forzante sismica del sistema di isolamento comprensivo di una replica del “Sarcofago degli Sposi”. Il sistema sarà applicato al Sarcofago conservato nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma e si procederà alla misura delle vibrazioni prodotte dal traffico veicolare prima e dopo l’intervento.Prof. Luigi Sorrentino, Università di Roma La Sapienza, luigi.sorrentino@uniroma1.it
ON-TECH – OLD NEW TECHNOLOGYn.p.ON-Tech prevede una prima fase di condivisione con i partner dei risultati ottenuti da DST nello studio delle malte dell’acquedotto Traiano-Paolo e dei possibili siti di approvvigionamento antichi. Ciò permetterà di elaborare i campioni sperimentali con composizione simile alle malte antiche (TET). Seguirà la caratterizzazione dei campioni sperimentali dal punto di vista chimico e minero-petrografico (DST + CHIM), fisico-meccanico (ISB + UNICAS) e in termini di resistenza all’attacco biologico (IC). I provini verranno sottoposti ad invecchiamento artificiale (ICR) mediante cicli di gelo e disgelo e contatto con sostanze inquinanti. Parte dei campioni sperimentali saranno sottoposti invece a invecchiamento naturale, all’interno dell’acquedotto Traiano esponendoli alle condizioni climatiche del sito. Infine, verrà considerato un periodo per poter modificare e migliorare le caratteristiche dei formulati prodotti all’inizio del progetto (TET).Silvano Mignardi, Sapienza Università di Roma – Dipartimento di Scienze della Terra, silvano.mignardi@uniroma1.it
PROGETTO ROMA150ROMA150 - Un portale partecipato per la conoscenza della Capitale (1870-2020)La piattaforma ROMA150 svilupperà tecnologie basate su sistemi WebGIS per integrare informazioni territoriali di natura storica con diversi livelli di dettaglio spaziale e informativo. L’innovazione tecnologica è rappresentata dall’implementazione nel sistema della “quarta dimensione”, il tempo, che renderà possibile la visualizzazione dinamica del materiale storico e l’approfondimento di tematiche legate alle trasformazioni urbane e ambientali, alla dimensione economica e alle caratteristiche socio-culturali dei territori. L’utilizzo di funzioni di “realtà aumentata” e di tecniche di ricostruzione ed orientamento fotogrammetrico di ultima generazione permetterà di ottenere informazioni aggiuntive su alcuni luoghi oggetto di approfondimento, grazie alla possibilità di restituire planimetrie e modelli 3D a partire dal materiale fotografico e cartografico disponibile nei vari fondi studiati, permettendo così l’analisi di dettaglio delle trasformazioni edilizie nel corso del tempo.Carlo Maria Travaglini, Università Roma Tre, carlo.travaglini@uniroma3.it
REMEDIAVIRicostruzione virtuale ed in realtà aumentata di Volsinii Novi: un approccio avanzato per la fruibilità sostenibile dell’area archeologica di BolsenaRicostruzione virtuale ed in realtà aumentata di Volsinii Novi: un approccio avanzato per la fruibilità sostenibile dell’area archeologica di BolsenaDanilo Dini, Dip. Chimica/CNIS, Università di Roma LA SAPIENZA, danilo.dini@uniroma1.it
SANLOSan Lorenzo: rigenerazione urbana, sociale e identità territorialeIl quartiere di San Lorenzo nasce a cavallo tra Ottocento e Novecento. Identificato fin dalle origini come quartiere “ribelle”, su San Lorenzo si abbatte il primo e più celebre bombardamento alleato su Roma della Seconda guerra mondiale, evento che resta scolpito nella memoria del quartiere. Molto importante è però, da subito, anche la presenza della Chiesa, rappresentata dalla parrocchia di San Lorenzo e da quella dell’Immacolata, al centro del quartiere. Nella seconda metà del Novecento il quartiere resta luogo favorito per associazioni giovanili politiche e culturali. Contemporaneamente, però, la chiusura del Verano colpisce la componente artigiana, mentre l’affermarsi dell’Università di massa fa sentire come sempre più incombente la ricerca di abitazioni da parte degli studenti e la ricerca di spazi da parte dell’Università stessa. Nel passaggio del millennio un altro evento saliente è costituito dalla ristrutturazione, nel 2005, a spazio pedonale della piazza antistante la parrocchia dell’Immacolata che ne ha fatto uno dei luoghi privilegiati della movida giovanile romana, con una ricaduta positiva sulle attività commerciali e legate alla ristorazione serale, ma forti disagi per la popolazione e pericolose infiltrazioni di spaccio illegale di stupefacenti. Oggi siamo dunque su un crinale: da un lato resta attiva una rete di circoli e associazioni che ne portano avanti la tradizionale vivacità culturale; dall’altra forti elementi di degrado ne mettono in pericolo la tenuta.Emanuele Panizzi, Centro di interdipartimentale di ricerca DigiLab, emanuele.panizzi@uniroma1.it
SCIBASistema Cartografico Informatizzato della Bibliografia Archeologica del LazioIl progetto prevede lo sviluppo di un sistema innovativo di ricerca bibliografica di carattere archeologico e storico su una base cartografica, con ricerca semantica correlata e sviluppo di knowledge graph. Il prodotto, espandibile poi su scala nazionale ed internazionale, si concentrerà sul territorio della Regione Lazio e consentirà la visualizzazione della bibliografia esistente che riguarda alcuni elementi topografici selezionati. Sarà anche possibile espandere la ricerca ad ulteriori tematismi correlati, estratti automaticamente dal sistema in base ai contenuti e ai metadati del materiale bibliografico inserito. La finalità è di sviluppare uno strumento di ricerca ed analisi semantica comparativa di forte utilità per Enti di ricerca, Musei, Comuni e per soggetti a qualsiasi titolo interessati alla conoscenza e gestione del territorio, ed al contempo in grado di generare incremento dei volumi venduti e ricadute occupazionali dirette della filiera editoriale.Marco Fabbri, Dipartimento di Storia, Patrimonio Culturale, Formazione e Società, Laboratorio di Archeologia dei Paesaggi Urbani
SIVALA -NETGli itinerari, generati automaticamente, sono alimentati da una base informativa appositamente realizzata mediante acquisizione dati e generazione di nuova conoscenza a partire da fonti eterogenee, strutturate e non, provenienti dal WEB alla statistica ufficiale internazionale, con l’ausilio di tecniche di data mining e di signal social processing. Prima di essere resi disponibili agli utenti finali, gli itinerari vengono validati da esperti di dominio. Ad ognuno dei siti turistici appartenenti ad un itinerario, sono associati dei contenuti multimediali. Questi contenuti possono essere estratti automaticamente dal web, oppure possono essere creati in maniera specifica per rispecchiare le caratteristiche dei diversi profili utente. Determinanti dal punto di vista delle ricadute saranno le fasi di modellazione ed analisi, basati su metodologie avanzate di data/text mining, statistica, network e sentiment analysis, in grado di estrarre nuova conoscenza da aspetti sia sintattici sia semantici presenti in fonti informative primarie e secondarie.prof. Francesco Leotta, Sapienza Università di Roma, francesco.leotta@uniroma1.it
STEPSocial Tourism ePlatform Con il progetto STEP intendiamo costruire un sistema in grado di trovare l’anima locus virtuale (ALV) e possa descrivere i desideri delle persone (DP) con il duplice scopo di dare ai visitatori quella esperienza turistica unica e di promuovere turisticamente mete meno visitate. Anche questo aspetto è perfettamente in linea con la politica delle Istituzioni di valorizzare e spingere i luoghi di cultura meno centralizzati, anche se potenzialmente ricchi di storia, costume e folclore da interessare larghe fasce di utenza. Questo consente anche di avviare a soluzione allo stesso tempo il problema del sovraffollamento delle visite nei siti centrali e anche più noti (Colosseo, Fori Imperiali, Campidoglio, Pantheon ma anche il Louvre e molti altri in Europa), che creano problemi di traffico, sicurezza e sostenibilità dell’ambiente. Il sistema di STEP descriverà le ALV e i DP con lo stesso linguaggio, o meglio, nello stesso spazio di rappresentazione. Questo spazio di rappresentazione sarà uno spazio metrico di modo che sia possibile trovare affinità tra ALV e DP attraverso un calcolo di similitudine tra le rappresentazioni geometriche vettoriali degli ALV e dei DP.Prof. Fabio Massimo Zanzotto, Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa "Mario Lucertini", Università di Roma Tor Vergata